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Saturno – 20/07/2015

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 250 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): QHY 5L-II-C [3.75 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax 6.1 + Adobe Photoshop CC 2015

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 1024 x 768 (originale/original), 779 x 596 (finale/final)

Data (Date): 20/07/2015

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di 500 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 19.9%

Saturno - 20/07/2015




Luna – 01/04/2015

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Rifrattore ED (ED reftactor) Tecnosky Carbon Fiber 80mm f/7

Camera di acquisizione (Imaging camera): Imaging Source DBK31.AU03 colori / color [4.65 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5/6 + PixInsight

Accessori (Accessories): non presente  (not present)

Filtri (Filter): Astronomik IR-cut

Risoluzione (Resolution): 1024 x 768

Data (Date): 01/04/2015

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): mosaico di tre immagini, ciascuna somma di 1000 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 94.0%

Campionamento (Pixel scale): 1.7127 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 560 mm

Luna - 01/04/2015




Saturno – 04/05/2014

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Ritchey-Chrétien GSO 203 mm f/8

Camera di acquisizione (Imaging camera): Imaging Source DBK31.AU03 colori / color [4.65 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5/6 + PixInsight + Adobe Photoshop CS3

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): Astronomik IR-cut

Risoluzione (Resolution): 1024 x 768

Data (Date): 04/05/2014

Luogo (Location): Sormano – CO, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di 200 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 29.4%

Campionamento (Pixel scale):

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 8611 mm

(clicca qui per scaricare l’immagine originale in formato TIFF – click here in order to download the TIFF file)

Saturno - 04/05/2014




filtri per camere a colori e OWB

I sensori a semiconduttore che costituiscono il cuore delle reflex digitali e dei CCD astronomici sono sensibili non solo alla parte “visibile” dello spettro elettromagnetico ma anche al vicino infrarosso ed ultravioletto (si legga ad esempio l’articolo Efficienza Quantica). Sebbene la radiazione UV venga quasi completamente riflessa (e quindi filtrata) dalle lenti che costituiscono i nostri obiettivi fotografici e telescopi, la radiazione infrarossa attraversa imperturbata il sistema ottico raggiungendo direttamente il sensore. Persino i filtri che costituiscono la matrice di Bayer (RGB) dei più comuni sensori a colore sono piuttosto trasparenti alla radiazione infrarossa.

Ma perché questa radiazione è così dannosa? Il problema è che il piano focale dell’infrarosso è diverso da quello della luce visibile generando così aloni intorno alle nostre immagini. Proprio per ridurre questa “fastidiosa” componente della radiazione nonché altri difetti quali l’effetto Moiré e l’aliasing, gran parte delle aziende produttrici di reflex digitali, tra le quali Canon e Nikon, hanno deciso di montare di fronte al sensore a semiconduttore una serie di filtri IR/UV cut (vedi articolo Filtri IR/UV-cut e luminanza).

In particolare Canon (così come Nikon) monta due filtri IR/UV cut denominati Low Pass Filter (LPF). Il filtro LPF#2, noto anche come hot mirror, è il primo che la luce incontra ed è quello che taglia gran parte della radiazione infrarossa. Il secondo LPF#1 si trova invece proprio di fronte al sensore e, oltre a filtrare la radiazione UV ed infrarossa rimanente, protegge quest’ultimo dalla polvere. Le curve di trasmissione dei filtri LPF per le fotocamere Canon EOS 40D e Nikon D700 sono mostrate in figura 1. Come si vede la risposta di questi filtri è molto simile per le due case produttrici di reflex digitali.

Figura 1: curva di trasmissione per i filtri LPF nel caso delle reflex digitali Canon EOS 40D e Nikon D700

Si può osservare da figura 1 come questi filtri, ed in particolare LPF#2 tagli in maniera sostanziale la radiazione a 656.3 nm (linea Hα), di fondamentale importanza in astrofotografia dato che proprio in quella lunghezza d’onda emettono gran parte delle nebulose.

Proprio per questo motivo, gran parte degli astrofotografi modificano la propria fotocamera digitale rimuovendo o sostituendo il filtro LPF#2 con uno in grado di far passare le lunghezze d’onda intorno ai 656.3 nm e allo stesso tempo bloccare la radiazione infrarossa. Nel primo caso di parla di rimozione del filtro mentre nel secondo caso modifica Baader dal nome di una delle maggiori aziende produttrice di filtri per l’astronomia.

In ogni caso la rimozione completa del filtro LPF#2 non porta ad un forte degradamento dell’immagine dato che il filtro LPF#1 taglia comunque gran parte della radiazione infrarossa.

Se si vuole invece avere il sensore “nudo” ridonandogli la capacità di vedere sia nel vicino UV che infrarosso, allora è necessario rimuovere anche il filtro LPF#1. Questo tipo di modifica si chiama modifica Full Spectrum. Anche in questo caso il filtro LPF#1 può essere rimosso o sostituito con un filtro trasparente al fine di proteggere il sensore dalla polvere.

Figura 2 mostra come la rimozione del filtro LPF#2 o la sostituzione con un filtro Baader siano praticamente equivalenti se il filtro LPF#1 viene mantenuto in sede. La soluzione ideale in termini astrofotografici si ottiene rimovendo il filtro LPF#1 e sostituendo il LPF#2 con un filtro Baader o alternativamente uno di luminanza (vedi articolo Filtri IR/UV-cut e luminanza). Ovviamente in questo caso perderemmo completamente la funzione di auto-focus e pulizia del sensore.

Figura 2: risposta spettrale per vari filtri. In particolare LPF1 corrisponde alla rimozione completa del filtro LPF#2. Si riportano come esempio i filtri IR/UV cut quali il filtro Baader e la luminanza L prodotta dalla ditta Astronomik. In nero è indicato anche la risposta spettrale (indicativa) di un sensore Canon generico privato dei filtri LPF#1 e LPF#2. In verde infine è indicata la linea Hα.

Modificando la risposta spettrale di una reflex digitale, si va ovviamente anche a modificare il bilanciamento del bianco. Nel caso in cui la vostra fotocamera sia stata modificata Baader o avete rimosso il filtro LPF#2, esiste la possibilità di montare il filtro OWB (original white balance) in grado di rigenerare la risposta spettrale originale con annesso bilanciamento del bianco.

Purtroppo in molti casi la modifica delle reflex digitali comporta la perdita dell’auto-focus. Informatevi bene quindi prima di modificare la vostra fotocamera.

Prima di concludere vogliamo far notare come una reflex modificata Baader o con rimozione del filtro (LPF#2) non richiede l’utilizzo di filtri IR/UV cut o luminanza aggiuntivi. Nel primo caso addirittura tali filtri porterebbero ad una riduzione della capacità della fotocamera di raccogliere la luce nel rosso / vicino infrarosso. L’utilizzo di filtri IR/UV cut è invece fondamentale quando si utilizzano webcam astronomiche per riprese planetarie (controllate che non siano già montati dalla ditta madre). Riportiamo a titolo d’esempio la risposta spettrale della camera a colori Imaging Source DBK 21AU618.AS (figura 3). Come si vede i filtri RGB che vanno a costituire la matrice di Bayer del sensore lasciano passare parte della radiazione infrarossa. Questa, come detto in precedenza, va ad inficiare la qualità ottica delle nostre immagini.

Figura 3: risposta spettrale dei vari elementi fotosensibili (RGB) per la camera Imaging Source DBK 21AU618.AS

Misure spettroscopiche relative a reflex Canon EOS originali, modificate Baader, rimozione filtro LPF#2 e Full Spectrum saranno realizzate prossimamente da ASTROtrezzi con reticolo di diffrazione. Chi fosse interessato a partecipare alla campagna di misura/analisi può scrivere a ricerca@astrotrezzi.it . Si ringrazia Marco Gargano per il supporto tecnico (Figura 1 – curve relative alla fotocamera digitale Nikon D700; tutti i diritti sono riservati – vietata la pubblicazione/distribuzione).




Venere – 27/12/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Ritchey-Chrétien GSO 203 mm f/8

Camera di acquisizione (Imaging camera): Imaging Source DBK31.AU03 colori [4.65 μm] [Gruppo Amici del Cielo] , Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1-6 + Adobe Photoshop CS3

Accessori (Accessories): lente di Barlow TS 2.5x APO (TS 2.5x APO Barlow lens)

Filtri (Filter): Astronomik IR-cut

Risoluzione (Resolution): 1024 x 768

Data (Date): 27/12/2013

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): ogni immagine è la somma di circa 400 frame / each images is about 400 frames stacked.

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 29.0%

Campionamento (Pixel scale): 0.22353 arcsec/pixel (Imaging Source DBK31.AU03 colori)

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 4314 mm

Venere - 27/12/2013

Venere - 27/12/2013 (senza correzione seeing / without seeing correction)

Venere - 27/12/2013 (miglior scatto / best frame)




Spettroscopia con un reticolo di diffrazione: le linee telluriche

ARTICOLI DI ASTRONOMIA AMATORIALE
VOLUME 2 NUMERO 2 (2013)

ABSTRACT

In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d’onda delle linee telluriche (più correttamente bande telluriche) effettuate su quattro stelle di tipo B. In particolare vengono considerare le linee relative all’assorbimento dell’Ossigeno (bande A e B) e delle molecole d’acqua presenti nell’atmosfera terrestre. Ricordiamo infine che la banda A dell’Ossigeno è utilizzata per il processo di seconda calibrazione degli spettri stellari in quanto le misure non sono generalmente soggette a spostamenti Doppler. In caso contrario tale linea dovrà essere esclusa dal processo di seconda calibrazione.

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Misura della linea tellurica O2(6870Å)

ARTICOLI DI ASTRONOMIA AMATORIALE
VOLUME 2 NUMERO 1 (2013)

ABSTRACT

Lo spettro elettromagnetico di una stella è caratterizzato da linee di emissione ed assorbimento. Per quanto concerne le seconde è possibile distinguere tra righe di origine stellare e quelle dovute all’assorbimento della radiazione elettromagnetica ad opera delle molecole presenti nell’atmosfera terrestre. Tali linee prendono il nome di linee telluriche e la loro individuazione risulta di fondamentale importanza al fine di ottenere un’analisi spettroscopica corretta. In questo articolo riportiamo la misura della linea tellurica O2(6870Å) effettuata su un campione di quattro stelle di tipo B.

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Cratere Hedin – 25/01/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 150 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): Celestron Neximage [5.6 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TS APO 2.5x (TS 2.5x APO Barlow lens), Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): IR-Cut

Risoluzione (Resolution): 640 x 480 ciascun frame (each frame), 802 x 1366 mosaico 2.5x (mosaic 2.5x), 821 x 1135 mosaico 5x (mosaic 5x).

Data (Date): 25/01/2013

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): mosaico di 9 immagini, ciascuno somma di 600 frames 2.5x (mosaic of 9 pictures, sum of about 600 frames each); mosaico di 13 immagini, ciascuno somma di 600 frames 5x (mosaic of 13 pictures, sum of about 600 frames each).

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 98.0%

Immagine ripresa con Barlow 2.5x (2.5x Barlow image)

Cratere Hedin (Barlow 2.5x) - 25/01/2013

Immagine ripresa con Barlow 5x (5x Barlow image)

Cratere Hedin (Barlow 5x) - 25/01/2013

Immagine didattica (educational picture)




Luna – 25/01/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 150 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): Celestron Neximage [5.6 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): Astronomik IR-Cut

Risoluzione (Resolution): 640 x 480 ciascun frame (each frame), 1424 x 1478 mosaico (mosaic)

Data (Date): 25/01/2013

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): mosaico di 13 immagini, ciascuno somma di circa 300 frames (mosaic of 13 pictures, sum of about 300 frames each)

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 98.0%

Campionamento (Pixel scale): 1807 arcsec /1169 pixel = 1.54576 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 1785 mm

Luna - 25/01/2013




Giove – 25/01/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 150 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): Celestron Neximage [5.6 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 640 x 480

Data (Date): 25/01/2013

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di 400 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 98.0%

Campionamento (Pixel scale): 43.8 arcsec /150.9 pixel = 0.29026 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 3980 mm

(clicca qui per scaricare l’immagine originale in formato TIFF – click here in order to download the TIFF file)

Giove - 25/01/2013. Si noti la Grande macchia rossa a sinistra del disco. I satelliti in figura sono rispettivamente Io (sopra) ed Europa (sotto). Quest'ultimo proietta la sua ombra sul disco di Giove

 




Cratere Copernico – 22/01/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 200 mm f/4

Camera di acquisizione (Imaging camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TS APO 2.5x (TS 2.5x APO Barlow lens)

Filtri (Filter): non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 1280 x 1024 (originale/original), 1248 x 968 (finale/final)

Data (Date): 22/01/2013

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di 100 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 83.0%

(clicca qui per scaricare l’immagine originale in formato TIFF – click here in order to download the TIFF file)

Cratere Copernico - 22/01/2013

 




Giove – 11/01/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher Black Diamond 150 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax6 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 640 x 480

Data (Date): 11/01/2013

Luogo (Location): Sormano – CO, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di 500 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 6.9%

Campionamento (Pixel scale): 45.6 arcsec /172 pixel = 0.26511 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 4046 mm

(clicca qui per scaricare l’immagine originale in formato TIFF – click here in order to download the TIFF file)

Giove - 11/01/2013 - il satellite in figura è Io




Giove – 19/12/2012

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher WidePhoto 200 mm f/4

Camera di acquisizione (Imaging camera): Imaging Source DBK31.AU03 colori/color [4.65 μm] – Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): Registax5.1/Registax6 + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): Lente di Barlow TeleVue Powermate 5x (TeleVue Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 1024 x 768800 x 600

Data (Date): 19/12/2012

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di circa 1000 frames

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 49.9%

Campionamento (Pixel scale): 0,21727 arcsec/pixel – 0.24599 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 4360 mm

Giove - 19/12/2012 - il satellite in figura è Io

 

Giove - 19/12/2012 - il satellite in figura è Io

 

Giove - 19/12/2012 - il satellite in figura è Io

 

Giove - 19/12/2012 - il satellite in figura è Io

(clicca qui per scaricare le immagini originali in formato TIFF – click here in order to download the TIFF files)




B0-εOri (Alnilam)

La stella ε della costellazione di Orione è di tipo B0 Iab e si trova tra 1’300 e 1’600 A.L. dalla nostra stella. Questa ruota su se stessa con una velocità di circa 25.9 km/s. La stella è una supergigante blu molto calda e molto luminosa. La temperatura stimata è intorno ai 28’500 K.

L’immagine in figura rappresenta lo spettro di εOri ripresa il giorno 19 Dicembre 2012 alle ore 23.29 (TMEC) da Briosco (MB) con un telescopio Newton SkyWatcher 200mm f/4 + reticolo di diffrazione StarAnalyser 100 + camera Magzero MZ-5m. Di seguito è riportato l’istogramma dellla regione di interesse. L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 25.8346 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 5301.6 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

 A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3969.2 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4094.4 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4347.2 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4470.2 Å
  • 4649.8 Å
  • 4864.1 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 4926.3 Å
  • 5049.6 Å
  • 5201.1 Å
  • 5455.5 Å
  • 5487.5 Å
  • 5579.4 Å
  • 5778.0 Å
  • 5868.1 Å
  • 6264.8 Å
  • 6661.8 Å
  • 6866.0 Å
  • 7175.0 Å
  • 7266.4 Å
  • 7600.2 Å

La stessa stella è stata ripresa con il medesimo setup anche allre ore 23.30 (TMEC). L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 31.9885 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a5279.5 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 4337.0 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4453.9 Å
  • 4639.0 Å
  • 4854.0 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 4908.6 Å
  • 5196.1 Å
  • 5464.6 Å
  • 5775.7 Å
  • 5864.3 Å
  • 6223.1 Å
  • 6255.8 Å
  • 6654.4 Å
  • 6861.1 Å
  • 7166.1 Å
  • 7590.6 Å



A0-θAur (Mahasim o Bogardus)

La stella θ della costellazione dell’Auriga è un sistema binario di cui la componente più luminosa di classe spettrale A0pSi e si trova a circa 166 A.L. dalla nostra stella. Questa ruota su se stessa con una velocità di circa 29.5 km/s. La massa della stella è circa il triplo di quella del Sole ed il raggio cinque volte tanto. La temperatura stimata è intorno ai 10’400 K.

L’immagine in figura rappresenta lo spettro di θAur ripresa il giorno 03 Dicembre 2012 alle ore 21.45 (TMEC) da Briosco (MB) con un telescopio Newton SkyWatcher 200mm f/4 + reticolo di diffrazione StarAnalyser 100 + camera Magzero MZ-5m. Una prima analisi dello spettro di assorbimento mostra in modo marcato la presenza della serie di Balmer ed in particolare le linee dalla Hα alla Hζ. Di seguito è riportato l’istogramma dellla regione di interesse. L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 41.6979 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 4995.2 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3882.8 Å linea Hζ dell’HI (3888.6 Å)
  • 3971.0 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4098.4 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4340.6 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4620.5 Å linea da identificare
  • 4740.3 Å linea da identificare
  • 4860.7 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 5202.8 Å linea da identificare
  • 5576.4 Å linea da identificare
  • 5623.9 Å linea da identificare
  • 5790.9 Å linea da identificare
  • 5885.9 Å linea da identificare
  • 6257.5 Å linea da identificare
  • 6551.4 Å linea Hα dell’HI (6562.1 Å)
  • 7597.9 Å linea da identificare
  • 7751.6 Å linea da identificare
  • 8184.4 Å linea da identificare



A5-βTri

La stella β della costellazione del Triangolo è di tipo A5III e si trova a circa 127 A.L. dalla nostra stella. Questa ruota su se stessa con una velocità di circa 70 km/s. La stella è una variabile probabilmente di tipo spettroscopica ad eclisse. La temperatura stimata è intorno ai 7’220 K.

L’immagine in figura rappresenta lo spettro di βTri ripresa il giorno 03 Dicembre 2012 alle ore 22.01 (TMEC) da Briosco (MB) con un telescopio Newton SkyWatcher 200mm f/4 + reticolo di diffrazione StarAnalyser 100 + camera Magzero MZ-5m. Una prima analisi dello spettro di assorbimento mostra in modo marcato la presenza della serie di Balmer ed in particolare le linee dalla Hα alla Hη. Di seguito è riportato l’istogramma dellla regione di interesse. L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 25.971 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 5095.0 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3827.3 Å linea Hη dell’HI (3835.0 Å)
  • 3886.2 Å linea Hζ dell’HI (3888.6 Å)
  • 3966.9 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4096.9 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4336.4 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4626.0 Å linea da identificare
  • 4860.0 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 5191.8 Å linea da identificare
  • 5588.5 Å linea da identificare
  • 5795.1 Å linea da identificare
  • 6544.8 Å linea Hα dell’HI (6562.1 Å)
  • 7593.2 Å linea da identificare
  • 7746.4 Å linea da identificare
  • 8181.8 Å linea da identificare
  • 8812.7 Å linea da identificare



A1-βAur (Menkalinan)

La stella β della costellazione dell’Auriga è un sistema stellare triplo di cui la stella più luminosa di classe A1IV e si trova a circa 81 A.L. dalla nostra stella. La sua massa è praticamente il triplo di quello del Sole mentre la massa circa il doppio. La temperatura effettiva è pari a circa 9’000 K e ruota su se stessa con una velocità di 33 km/s. Del sistema triplo, la seconda stella Menkalian B ha praticamente le stesse caratteristiche della componente principale. Il sistema Menkalian A e B costituiscono una variabile spettroscopica ad eclisse.

L’immagine in figura rappresenta lo spettro di βAur ripresa il giorno 03 Dicembre 2012 alle ore 21.37 (TMEC) da Briosco (MB) con un telescopio Newton SkyWatcher 200mm f/4 + reticolo di diffrazione StarAnalyser 100 + camera Magzero MZ-5m. Una prima analisi dello spettro di assorbimento mostra in modo marcato la presenza della serie di Balmer ed in particolare le linee dalla Hα alla Hζ. Di seguito è riportato l’istogramma dellla regione di interesse. L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 16.3886 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 5285.6 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3878.5 Å linea Hζ dell’HI (3888.6 Å)
  • 3962.7 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4092.9 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4332.3 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4617.7 Å linea da identificare
  • 4854.1 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 5188.8 Å linea da identificare
  • 5480.0 Å linea da identificare
  • 5577.6 Å linea da identificare
  • 5786.7 Å linea da identificare
  • 5892.5 Å linea da identificare
  • 6252.7 Å linea da identificare
  • 6545.8 Å linea Hα dell’HI (6562.1 Å)
  • 7591.8 Å linea da identificare
  • 7744.8 Å linea da identificare
  • 8186.1 Å linea da identificare
  • 8819.4 Å linea da identificare
  • 8966.5 Å linea da identificare

La stessa stella è stata ripresa con il medesimo setup anche il giorno 19/12/2012 ore 23.03 (TMEC). L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 31.4795 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 5274.4 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3810.9 Å linea Hη dell’HI (3835.0 Å)
  • 3878.1 Å linea Hζ dell’HI (3888.6 Å)
  • 3958.4 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4090.3 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4328.9 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4849.3 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 5784.8 Å
  • 6240.1 Å
  • 6546.5 Å linea Hα dell’HI (6562.1 Å)
  • 6866.6 Å
  • 7583.2 Å
  • 8188.2 Å



A7-αCep (Alderamin)

La stella α della costellazione del Cefeo è di tipo A7IV-V e si trova a circa 49 A.L. dalla nostra stella. La sua massa è praticamente il doppio di quello del Sole mentre il suo raggio è 2.5 volte. La temperatura effettiva è pari a 7’500 – 8’000 K e ruota su se stessa con una velocità di 246 km/s.

L’immagine in figura rappresenta lo spettro di αCep ripresa il giorno 03 Dicembre 2012 alle ore 21.55 (TMEC) da Briosco (MB) con un telescopio Newton SkyWatcher 200mm f/4 + reticolo di diffrazione StarAnalyser 100 + camera Magzero MZ-5m. Una prima analisi dello spettro di assorbimento mostra in modo marcato la presenza della serie di Balmer ed in particolare le linee dalla Hα alla Hε. Di seguito è riportato l’istogramma dellla regione di interesse. L’offset ottenuto tramite fit gaussiano è 22.0295 pixel. La massima luminosità è raggiunta per lunghezze d’onda pari a 5289.3 Å. Scarica il file di testo della misura.

Spettro di assorbimento non calibrato (Visual Spec)

A questo punto si è proceduto alla realizzazione dello spettro MAX-assorbimento al fine di semplificare le future operazioni di fit. Effettuando un fit gaussiano sui picchi otteniamo:

  • 3959.1 Å linea Hε dell’HI (3969.7 Å)
  • 4093.7 Å linea Hδ dell’HI (4101.3 Å)
  • 4333.4 Å linea Hγ dell’HI (4340.0 Å)
  • 4860.2 Å linea Hβ dell’HI (4860.8 Å)
  • 5187.3 Å linea da identificare
  • 5445.4 Å linea da identificare
  • 5489.7 Å linea da identificare
  • 5552.7 Å linea da identificare
  • 5592.1 Å linea da identificare
  • 5783.4 Å linea da identificare
  • 5891.9 Å linea da identificare
  • 6246.5 Å linea da identificare
  • 6551.3 Å linea Hα dell’HI (6562.1 Å)
  • 7282.8 Å linea da identificare
  • 7600.0 Å linea da identificare
  • 7744.0 Å linea da identificare
  • 8191.7 Å linea da identificare
  • 8650.7 Å linea da identificare
  • 8981.2 Å linea da identificare
  • 9318.4 Å linea da identificare