1

StarStaX

Ed eccoci a parlare nuovamente del binomio fra Linux e Astronomia, ed in particolare oggi andremo a vedere un ottimo programma disponibile per la maggior parte delle distro più diffuse ( nonché per windows e mac osx)che permette una facile realizzazione di startrails e creazione di frame incrementali per realizzare poi spettacolari video timelapse. Il programma in questione è StarStaX, sviluppato da Markus Enzweiler nel tempo  libero che con il rilascio delle ultime versioni (0.7) si sta rivelando un ottimo software, semplice e funzionale, per lo stacking dei singoli frame che  andranno a comporre l’immagine finale dello startrails. Questo software presenta una serie di modalità per il blending delle immagini per ottenere  così diversi effetti e risultati; da segnalare la funzione “gap filling” che permettere di omogenizzare le tracce stellari nel caso in cui i frame  presentino uno stop troppo elevato nel momento dell’acquisizione degli stessi fra lo scatto attuale e quello successivo oppure la funzione  “Comet mode” che crea un effetto cometa con una scia artificiale di lunghezza selezionabile tramite l’apposito cursore alle stelle immortalate.

Altre 2 funzioni molto utili sono la possibilità di far effettuare automaticamente al software durante l’elaborazione dei frame la sottrazione del “dark frame” e la creazione di frame incrementali da utilizzare poi nella realizzazione di video timelapse.

Per quanto riguarda il suo utilizzo, non richiede l’installazione; è sufficiente scaricare da questo link la versione adatta al proprio sistema operativo, in questo caso per le distro più recenti si può scaricare la versione per Ubuntu 13.04, decomprimere l’archivio ed avviare il programma lanciando il file startStarStaXLinux.sh (nel caso vi chieda se eseguire o aprire il contenuto, selezionate “esegui”).

[contributo di Matteo Manzoni]




DISTRO ASTRO 3.0 JUNO

Ed eccoci a parlare nuovamente della distro linux per appassionati di astronomia e astrofotografia.

Finalmente dopo che la data di rilascio è stata posticipata più volte, è stata resa disponibile al download la versione 3.0 di DistroAstro sempre sviluppata da Bamm Gabriana, ricercatore presso la Rizal Technological University Department of Astronomy nelle Filippine.

 .

 .

Questa nuova versione racchiude importanti novità sia in termini di usabilità che di ottimizzazione, in modo particolare è stata rilasciata in duplice forma sia per pc a 32 bit che a 64 bit, quindi ottimizzata per i più recenti pc e netbook, in modo tale da poter gestire una maggior quantità di memoria ram, utile per software che richiedono grande dinamicità nell’elaborazione dei dati.

Sono stati mantenuti i principali software presenti nella versione 2.0 migliorando la loro integrazione al sistema come si è potuto notare dopo alcuni giorni di utilizzo; maggiore stabilità e fluidità delle operazioni rendono questa distro particolarmente indicata per un uso sia prettamente astronomico, che come sistema operativo da usare tutti i giorni per le normali attività.

La scelta del desktop enviroment è ricaduta su MATE, un fork di gnome 2  molto leggero e funzionale, che in accoppiata alla funzione “notturna” attivabile dalla combinazione Ctrl + F2 conferisce a tutto il sistema un ampio raggio d’azione coprendo tutte le casistiche richieste, sia nell’utilizzo casalingo, che nei momenti all’aperto durante una sessione astronomica dove il filtro rosso e la diminuzione della luminosità son necessari.

I software presenti e le funzionalità di questa distro sono davvero molti, partendo dalle librerie INDI che permettono l’interfacciamento ai più diffusi driver per montature goto con software planetari come stellarium, attivando la funzione clicca e punta; l’unica pecca se così la si può definire è la mancanza di uno script o procedimento al momento della scrittura di questa review per l’aggiornamento di questa distro dalla version 2.0 alla 3.0; pertanto l’autore consiglia di effettuare un backup dei propri dati e rifare un’installazione completa della distro.

Sono presenti inoltre come per la precedente versione sia l’aggiornamento automatico dello sfondo del desktop con l’immagine del giorno APOD, che la possibilità di provare il sistema in modalità live, quindi senza bisogno di installarlo, semplicemente scaricando il file .iso,  masterizzarlo su un dvd ed inserirlo nel pc all’avvio.

Ricordiamoci inoltre che questo sistema operativo è sviluppato da un astrofilo per gli astrofili, e tutto a titolo gratuito e con software free.

Qui  è possibile scaricare la versione a 32 bit e quella a 64 bit.

Sito ufficiale

Cieli sereni con linux !

[contributo di Matteo Manzoni]




DISTRO ASTRO 2.0 PALLAS

Rieccoci nuovamente qui a parlare di linux e astronomia, e questa volta parliamo in particolar modo di “Distroastro 2.0” nome in codice “Pallas” sviluppato da un gruppo di appassionati astrofili e programmatori del sud est asiatico.

Questa distro (versione del sistema operativo linux) è stata creata sia per astrofili neofiti che per un’utilizzo più professionale da parte di astrofili professionali o enti di ricerca, raggruppando molteplici strumenti per gli usi più svariati,  dal controllo diretto di varie motorizzazioni sia per telescopi che percupole, alla compatibilità con svariati modelli di CCD e webcam astronomiche per l’acquisizione di immagini in real-time (l’elenco completo dell’hardware compatibile è disponibile qui ).

Per quanto riguarda l’astrofotografia, sono integrati i migliori applicativi per l’elaborazione delle immagini e per la loro acquisizione fra cui possiamo citare wxAstroCapture, GCX Astro-Image Processor, Iris, Registax e Ekos, un tool che permette un controllo di autoguida, autofocus (motorizzato) e l’acquisizione di immagini gestendo lo switch di vari filtri ove sia presente una ruota portafiltri motorizzata e controllabile da pc.

Sono inoltre presenti svariati applicativi per la generazione di mappe stellari quali per esempio PP3 e alcuni planetari virtuali quali: Stellarium, Cartes du Ciel, Kstars e SkyGlobe.

Non da sottovalutare la presenza di software apposito per l’educazione e divulgazione dell’astronomia, da quelli per la previsione degli avvenimenti astronomici: XEphem, AstroCC Coordinate Converter, Astronomy Lab 2, Gpredict (per la previsione del passaggio di satelliti artificiali) , Meteoracle, Xtide, Virtual Moon Atlas; ai vari software di simulazione: Meteoracle, Gravity.

Per gli astrofiliprofessionisti, sono presenti svariati software per l’analisi dei dati astronimici fra cui possiamo citare: , XGTerm, XImtool, e Image DS9.

A livello grafico questa distro è stata progettata includendo di default la possibilità di passare dalla modalità standard a quella notturna in luce rossa. Questo al fine di non inficiare la qualità delle osservazioni astronomiche.

È presente a mio avviso, una piccola feature che riguarda lo sfondo; infatti esso varia di ora in ora mostrando alcune fra le più belle galassie o nebulose oppure è possibile fare in modo che cambi di giorno in giorno usando l’immagine del giorno presa direttamente da APOD.

Questa è solamente una piccola introduzione, provandola sul vostro pc anche in modalità live (basta scaricare il file Iso, masterizzarlo su supporto ottico, ed inserirlo nel pc; in questo modo il sistema partirà appunto live, senza aver bisogno di installarlo!!) potrete esplorare le sue mille e più funzioni !

[contributo di Matteo Manzoni]




Introduzione all’ASTROfotografia Open Source

Siamo tutti a conoscenza dei famosi Photoshop CS e Camera RAW  per modificare ed elaborare il risultato degli scatti che abbiamo effettuato; ma questi programmi sono installabili ed utilizzabili su sistemi Windows o Osx.

Per tutti coloro che possiedono come sistema operativo del proprio pc LINUX, sono disponibili altri software che permettono l’elaborazione dei nostri scatti, fra tutti possiamo citare “The Gimp” per l’elaborazione vera e propria delle immagini, e “Raw Therapee” per la gestione ed elaborazione dei file RAW.

Questi software hanno pressoché le stesse funzionalità dei programmi poco prima citati per Windows o Osx, ma a differenza di questi ultimi si tratta di programmi Open-Source  o con licenza di software libero che prevede le seguenti 4 caratteristiche:

  1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  2. Libertà di studiare il programma e modificarlo.
  3. Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  4. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio

THE GIMP 

Viene considerato da molti come la valida alternativa “open” a Photoshop CS anche se vi sono alcune differenze fra i due programmi che analizzeremo meglio in seguito.

The Gimp è  un software che permette l’elaborazione delle immagini in diversi formati, sia proprietari che non. Grazie ad una moltitudine di plugin ed effetti aggiuntivi permette una vasta copertura di funzionalità, necessarie per le varie elaborazioni che si intende effettuare sulle immagini.

Le principali differenze fra The Gimp e Photoshop CS sono di seguito riportate:

  • Photoshop non è compatibile con i plugin e script per GIMP, mentre GIMP offre una limitata compatibilità (con il plugin PSPI) ai plugin progettati per Photoshop, come i filtri 8BF.
  • Photoshop non supporta il formato nativo di GIMP (XCF), mentre GIMP può leggere e scrivere il formato nativo di photoshop se con metodo di colore CMYK (PSD).
  • GIMP e Photoshop hanno differenti caratteristiche nelle gestione dei colori. Photoshop supporta immagini a 16 bit, 32 bit e a virgola mobile, gli spazi colori Pantone, CMYK e CIE XYZ. GIMP, invece, supporta solo limitatamente lo spazio CMYK con un plugin aggiuntivo limitato. GIMP non può supportare, per motivi legali, lo spazio colore commerciale Pantone
  • GIMP necessita di una minima conoscenza di programmazione per programmare gli script Python-Fu o Script-Fu, mentre Photoshop ha la possibilità di programmare macro (le azioni) e ripeterle con un tasto play (bisogna notare che questo meccanismo è meno flessibile degli script).
  • Photoshop dispone di alcune funzionalità di produzione non implementate in GIMP, come il supporto nativo per i livelli di correzione colore (Adjustment layers, livelli che agiscono da filtri) e una cronologia di annullamenti che persiste tra le sessioni di lavoro.

I formati che possono essere gestiti da The Gimp sono JPEG, TIFF, PNG, GIF e BMP, e può inoltre gestire ed elaborare in modo completo i file RAW, semplicemente installando il plugin aggiuntivo “UFRaw”.

Come possiamo notare dall’immagine, la schermata di elaborazione dei file RAW tramite il plugin “UFRaw” si presenta molto intuitiva e con i vari controlli per i bilanciamenti posizionati secondo una logica di utilizzo; ciò permette un elaborazione sotto certi punti di vista molto più schematica, con i controlli principali in primo piano e l’istogramma attivo in continuo aggiornamento, in modo da poter verificare la stabilità delle varie elaborazioni effettuate.

Una volta effettuati i vari aggiustamenti sul file RAW, si può proseguire l’elaborazione dell’immagine stessa con altri strumenti o filtri forniti da The Gimp, oppure esportare l’immagine così ottenuta nel formato più adatto.

RAW Therapee

Questo software permette l’elaborazione dei file RAW sia nel formato CR2 di Canon, che nel formato NEF di Nikon. Questo programma non necessita di altri software (se non per ulteriori post elaborazioni) in quanto permette un controllo completo dei vari controlli per l’elaborazione delle immagini, fino all’esportazione in vari formati (Jpeg, TIFF, PNG a 8-16 bit) delle immagini appena elaborate.

L’interfaccia di gestione appare molto semplice ed intuitiva: Nel Pannello di sinistra dall’alto troviamo il modulo che riporta i dati RBG e HSV del pixel selezionato dal cursione; subito sotto vi è il modulo della cronologia delle modifiche effettuate, molto utile per avere sotto controllo i vari step effettuati nell’elaborazione dell’immagine.

Al centro troviamo lo spazio in cui possiamo vedere i vari risultati delle elaborazioni che stiamo effettuando direttamente sull’immagine sorgente.

Nel pannello di destra partendo dall’alto abbiamo l’istogramma della luminosità dell’immagine, del canale verde, blu e rosso. Subito sotto abbiamo il modulo per la selezione dei profili pre-salvati da assegnare all’immagine, oppure possiamo elaborare l’immagine agendo direttamente sui controlli presenti, dalla luminosità, al controllo dell’esposizione o agendo sulla curva di colore.

[contributo di Matteo Manzoni]