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C/2020 F3 (NEOWISE) – 21/07/2020

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Canon EF 100 mm f/2.8 L IS USM Macro a/at f/2.8.

Camera di acquisizione (Imaging camera): Canon EOS 40D (filtro LPF2 rimosso / LPF2 filter removed) [5.7 μm]

Montatura (Mount): iOptron SkyGuider Pro

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): PixInsight 1.8 + Adobe Photoshop CC2020 + Topaz DeNoise 6

Accessori (Accessories): non presente (not present)

Filtri (Filter):  IDAS LPS-D1 EOS Clip

Risoluzione (Resolution): 3888 x 2592 (originale/original), 3788 x 2521 (finale/final)

Data (Date): 21/07/2020

Luogo (Location): Varenna – LC, Italia (Italy)

Pose (Frames): 9 x 180 sec at/a 400 ISO

Calibrazione (Calibration): 20 bias, 6 dark, 30 flat

Fase lunare media (Average Moon phase): 1.6%

Campionamento (Pixel scale): 11.77688 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 100mm

C/2020 F3 (NEOWISE) – 21/07/2020



Montes Caucasus – 22/04/2018

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Maksutov Skywatcher Black Diamond 127 mm f/11.8

Camera di acquisizione (Imaging camera): ToupTek G3M178C [2.40 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): AutoStakkert 3.0.14 + Registax 6.1 + Photoshop CC 2018

Accessori (Accessories): TeleVue lente di Barlow 3x, TeleVue Powermate 5x (TeleVue 3x and Powermate 5x Barlow lens)

Filtri (Filter): ZWO filtro IR-pass (IR-pass filter ZWO)

Risoluzione (Resolution): 3096×2080 (originale/original) , 4236×7276(finale/final)

Data (Date): 22/04/2018

Luogo (Location): Varenna– LC, Italia (Italy)

Pose (Frames): mosaico di 9 immagini, ciascuna somma di circa 500 frame

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 49.5%

Note: mosaico completo dei 9 pannelli (Barlow 3x) / full mosaic of 9 panels done with a 3x Barlow lens

Montes Caucasus - 22/04/2018

Ingrandimento della regione dei Montes Caucasus con barlow 5x / 5x zoom of Montes Caucasus

Montes Caucasus - 22/04/2018

Ombre dei monti evidenziate dall’utilizzo del filtro Infrarosso / Infrared enhancement of montains shadows

Montes Caucasus in infrared - 22/04/2018

 




Cratere Fracastoro – 24/12/2017

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Maksutov Skywatcher Black Diamond 127 mm f/11.8

Camera di acquisizione (Imaging camera): QHY 5L-II-C [3.75 μm]

Montatura (Mount): iOptron CEM60

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): non presente (not present)

Camera di guida (Guiding camera): non presente (not present)

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): AutoStakkert 3.0.14 + Registax 6.1 + Photoshop CC 2018

Accessori (Accessories): lente di Barlow TS 2.5x APO (TS 2.5x APO Barlow lens)

Filtri (Filter): Astronomik IR-cut

Risoluzione (Resolution): 1280×960 (originale/original) , 1223×876(finale/final)

Data (Date): 26/12/2017

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): somma di circa 500 frame

Calibrazione (Calibration): non presente (not present)

Fase lunare media (Average Moon phase): 33.2%

cratere Fracastoro - 24/12/2017




M110 (NGC 205) – 04.05/10/2016

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Newton SkyWatcher BlackDiamond 250 mm f/5

Camera di acquisizione (Imaging camera): CCD Atik 383L+ B/W [5.4 μm] a/at -15°C

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): Rifrattore acromatico (refractor) SkyWatcher 102mm f/5

Camera di guida (Guiding camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): PixInsight 1.8 + Adobe Photoshop CC2015.5

Accessori (Accessories): correttore di coma Baader MPCC (coma corrector)

Filtri (Filter):  2” IDAS LPS-D1

Risoluzione (Resolution): 3362 x 2536 (originale/original), 3172 x 2394 (finale/final)

Data (Date): 04-05/10/2016

Luogo (Location): Briosco – MB, Italia (Italy)

Pose (Frames): 9 x 600 sec bin 1×1 L, 4 x 600 sec bin 1×1 R,  4 x 600 sec bin 1×1 G, 4 x 600 sec bin 1×1 B

Calibrazione (Calibration): 39 dark, 33 bias, 50 flat L, 36 flat R, 31 flat G, 33 flat B.

Fase lunare media (Average Moon phase): 12.5-19.4%

Campionamento (Pixel scale): 0.89256 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 1250 mm

Note (note): immagine ripresa presso l’Osservatorio Astronomico Smeraldino

M110 (NGC 205) - 04.05/10/2016




Come raffreddare la propria reflex digitale

Come ben sappiamo mantenere bassa la temperatura di un sensore CMOS o CCD è di fondamentale importanza per la riduzione del rumore termico che viene registrato nei light frame acquisiti durante le sessioni astrofotografiche.

In commercio, la maggior parte delle camere CCD per uso professionale presentano sistemi più o meno complessi in grado di portare il sensore fino a decine di gradi sotto la temperatura ambiente. Per fare ciò vengono utilizzate semplici ventole per la rimozione del calore e la sua dispersione nell’ambiente o celle di Peltier che permettono di raggiungere e mantenere la temperatura di lavoro del sensore ben al di sotto dei zero gradi Celsius.

Ma come possiamo fare a raffreddare il sensore di una comune reflex che magari abbiamo già modificato per uso astronomico rimuovendo il filtro ir-cut?

La soluzione che procediamo ad analizzare e che è stata totalmente sviluppata in casa utilizzando parti di recupero, consiste nella realizzazione di una zanca in metallo da collegare alla reflex che funge da supporto per una ventola alimentata a 12V. Grazie all’elevato flusso d’aria prodotto (convezione forzata), la ventola applicata migliora la dissipazione del calore prodotto dalla camera riducendo conseguentemente la temperatura del sensore.

Il supporto è stato realizzato in Alluminio, scelta valutata in termini di minor peso rispetto ad altri materiali, piegando una piccola lastra, creando i fori per fissare la ventola  e tagliando le parti non necessarie in termini di stabilità al fine di alleggerirne ulteriormente la struttura. Bisogna assolutamente tenere in considerazione la solidità del proprio focheggiatore e allo stesso tempo non si deve utilizzare una lastra troppo sottile in quanto ciò potrebbe causare micro vibrazionicon conseguente micro mosso che va ad inficiare sulla qualità degli scatti. Può essere utile applicare un feltrino alla base di contatto con la reflex per smorzare le possibili micro vibrazioni che possono essere generate dalla ventola.

Per quanto riguarda la ventola utilizzata, la scelta è ricaduta in particolare su 2 modelli intercambiabili, entrambe brush-less in modo da ridurre il più possibile le vibrazioni smorzabili dal supporto. Una è da 3000 rpm che garantisce un maggior afflusso di aria a patto di presentare vibrazioni non trascurabili, ed una da 1800 rpm con minor flusso d’aria ma totalmente priva di vibrazioni. Queste ventole poi son state protette con una piccola gabbia per evitare che vengano inavvertitamente colpite le pale in rotazione e cablate con normale cavo 2×0,75 nero e rosso terminato su connettore a banana, la classica presa accendi sigari.

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Ovviamente questa realizzazione deve avere anche un riscontro in termini di prestazioni, pertanto si è proceduto ad effettuare una serie di test in una stanza climatizzata a temperatura costante di 21±1° sia per quanto riguarda la temperatura rilevata nel corpo macchina (ottenuta con termometro interno) che per quanto riguarda il rumore presente nei dark frame ripresi a diversi tempi di posa. La fotocamera utilizzata è una Canon EOS 1000D.

TEMPERATURA DELLA FOTOCAMERA

Come si evince dal grafico la diminuzione di temperatura rilevata effettuando pose da 5 minuti di posa si attesta intorno ad un delta termico di pochi gradi nella prima mezzora, mentre dai 35 minuti in poi la variazione di temperatura rispetto alla condizione di ventola spenta si attesta attorno ai 5°C costanti. I valori riportati nel grafico sono la media di 3 test separati effettuati in entrambe le condizioni.

RUMORE TERMICO

Il rumore termico è stato valutato prendendo in considerazione la deviazione standard negli scatti di dark frame. Questa è stata misurata su dark frame ripresi a 5 minuti di distanza l’uno dall’altro in 3 sessioni distinte a cui è stata successivamente applicata la media per ogni frame. Come si nota dal grafico la quantità di rumore acquisito è molto minore con la ventola attiva, come si può evincere inoltre anche dalla seguente immagine comparativa.

Possiamo a questo punto concludere che questa semplice soluzione, di facile realizzazione, produce un abbattimento sensibile del rumore termico, migliorando non di poco la qualità dei frame acquisiti.

[contributo di Matteo Manzoni]




Gennaio 2015

Riportiamo gli scarti, le prove ed altro riferiti al mese di Gennaio 2015 (per maggiori informazioni cliccare qui).

 

 

 

 

Nebulosa di Orione (M42) in banda stretta - 04/01/2015

Cometa C/2014Q2 (Lovejoy) - 12/01/2015

cometa C/2014 Q2 (Lovejoy) | Foto scattada da Santa Caterina (SO) con la collaborazione di Maia Mosconi - 24/01/2015




M41 (NGC 2287) – 25/12/2014

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Rifrattore Tripletto APO FPL53 (APO reftactor triplet FPL53) Tecnosky 80mm f/6

Camera di acquisizione (Imaging camera): Canon EOS 40D (filtro LPF2 rimosso / LPF2 filter removed) [5.7 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): Rifrattore acromatico SkyWatcher 102mm f/5

Camera di guida (Guiding camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Riduttore di focale (Focal reducer): riduttore/spianatore 0.8x a quattro elementi (four elements 0.8x reducer/field flattener)

Software (Software): PixInsight + Adobe Photoshop CS6

Accessori (Accessories): non presente (not present)

Filtri (Filter):  2” IDAS LPS-D1

Risoluzione (Resolution): 3888 x 2592 (originale/original), 3908 x 2602 (finale/final)

Data (Date): 25/12/2014

Luogo (Location): Sormano – CO, Italia (Italy)

Pose (Frames): 4 x 540 sec at/a 400 ISO.

Calibrazione (Calibration): 4 dark, 25 bias, 30 flat

Fase lunare media (Average Moon phase): 19.3%

Campionamento (Pixel scale): 3.025 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 389 mm

M41 (NGC 2287) - 25/12/2014




Luglio 2014

Riportiamo gli scarti, le prove ed altro riferiti al mese di Luglio 2014 (per maggiori informazioni cliccare qui).

 

 

 

 

NGC7000 nebulosa Nord America - 16/07/2014

Regione vicino alla stella gamma del Cigno - 16/07/2014

Nebulosa NGC6888 - 16/07/2014

Nebulosa Velo NGC 6992 - 16/07/2014




M101 (NGC 5457) – 28/03/2014

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Rifrattore (refractor) Meade LXD 75 EMC  150 mm f/8

Camera di acquisizione (Imaging camera): CCD Atik 383L+ B/W [5.4 μm] @ -12.0°C

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): Rifrattore acromatico SkyWatcher 70mm f/7.1

Camera di guida (Guiding camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Riduttore di focale (Focal reducer): non presenti (not present)

Software (Software): PixInsight 1.8 + Adobe Photoshop CS3

Accessori (Accessories): non presente (not present)

Filtri (Filter): 2” Astronomik CCD R, G, B

Risoluzione (Resolution): 3362 x 2504 (originale/original), 1485 x 1098 (finale/final)

Data (Date): 28/03/2014

Luogo (Location): Sormano – CO, Italia (Italy)

Pose (Frames): 5 x 780 sec bin 2×2 R, 6 x 780 sec bin 2×2 G, 6 x 780 sec bin 2×2 B

Calibrazione (Calibration): 6 x 780 sec bin 2×2 dark, 56 bias, 50 flat for each channel / RGB

Fase lunare media (Average Moon phase): 4.9%

Campionamento (Pixel scale):  1.8627 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 1219 mm

Note (note): Composizione RGB

M101 (NGC 5457) - 28/03/2014




C/2013 R1 (Lovejoy) – 08/12/2013

Telescopio o obiettivo di acquisizione (Imaging telescope or lens): Rifrattore ED (ED reftactor) Tecnosky Carbon Fiber 80mm f/7

Camera di acquisizione (Imaging camera): Canon EOS 500D (Rebel T1i) con filtro Baader (with Baader Filter) [4.7 μm]

Montatura (Mount): SkyWatcher NEQ6

Telescopio o obiettivo di guida (Guiding telescope or lens): Newton SkyWatcher BlackDiamond 150 mm f/5

Camera di guida (Guiding camera): Magzero MZ-5m B/W [5.2 μm]

Riduttore di focale (Focal reducer): non presente (not present)

Software (Software): IRIS + Adobe Photoshop CS3

Accessori (Accessories): riduttore/spianatore 0.8x (0.8x reducer/field flattener)

Filtri (Filter):  non presente (not present)

Risoluzione (Resolution): 4752 x 3168 (originale/original), 4628 x 3040 (finale/final)

Data (Date): 08/12/2013

Luogo (Location): Sormano – CO, Italia (Italy)

Pose (Frames): 42 x 50 sec at/a 1600 ISO

Calibrazione (Calibration): 30 x 50 sec dark, 33 bias, 38 flat

Fase lunare media (Average Moon phase): 34.1%

Campionamento (Pixel scale): 1.288604 arcsec/pixel

Focale equivalente (Equivalent focal lenght): 448 mm

Note (note): nessuna (none)

C/2013 R1 (Lovejoy) - 08/12/2013

 




153P/Ikea-Zhang – 31/03/2002

Sormano (CO), 31/03/2002 – 153P/Ikea-Zhang

La data di scatto dell’immagine è stata stimata utilizzando il software Stellarium. La cometa Ikea-Zhang era stata ripresa su diapositiva (non ricordo la sensibilità) con fotocamera Nikon FE2 ed obiettivo Tamron CF 80-210 mm f/4.0 utilizzato a 80mm. Non mi è stato possibile recuperare ulteriori informazioni a riguardo.

 

 

153P/Ikea-Zhang - 31/03/2002




Sei mesi di ASTROtrezzi.it: AUGURI!

Eccoci qui di nuovo insieme a sei mesi da quell’ormai lontano 28 Maggio 2012 quando decisi di dar vita al sito ASTROtrezzi.it . A quel tempo possedevo già un sito internet personale in cui postare le mie immagini (www.davidetrezzi.it) ma cercavo qualcosa di meglio, qualcosa che potesse dare all’astrofilo esperto così come al neofita una serie di informazioni pratiche sul mondo dell’Astronomia e dell’Astrofotografia.

Ecco quindi l’idea di costruire un sito internet partendo non dalle classiche rubriche “il cielo del mese” o articoli di astrofisica tipo “buchi neri, materia oscura, …”, ma da guide all’utilizzo e sviluppo di tecniche astronomiche come l’astrofotografia, la spettroscopia, la valutazione dell’inquinamento luminoso o la ricerca di posti bui dove osservare il cielo notturno.

Ecco quindi che in soli sei mesi il sito si è arricchito di ben 159 post e 38 pagine: praticamente una media di quasi un articolo al giorno.

Le sezioni del sito non sono ovviamente ancora completate e forse non lo saranno mai dato che gli argomenti da trattare sono infiniti. Bisogna comunque dire che il sito oggi contiene un numero non trascurabile di immagini in altissima risoluzione (le migliori raccolte in ASTROgallery) e che la guida “Astrofotografia Digitale” in ASTROfotografia è ormai a buon punto. Povera rimane ancora la sezione ASTROnomia, che comunque procede seppur a passi lenti. ASTROlink invece si arricchisce giorno dopo giorno di preziosi link grazie anche ai suggerimenti dei lettori.

Logo di ASTROtrezzi.it su Facebook

La risposta di questi ultimi al sito ASTROtrezzi.it è stata molto positiva. Il numero di visitatori è aumentato mese dopo mese per un totale di 2176 unità. Anche le pagine viste aumentano mese dopo mese. Ad oggi 12251 pagine sono state lette e questa è una delle più grandi soddisfazioni ottenute da questo sito: grazie di cuore!

Di tutti i visitatori ovviamente il 93.29% arrivano dall’Italia, un 0.59% dalla Germania e 0.55% da Francia e Regno Unito. Il 6.71% di visitatori stranieri deve comunque far riflettere e ASTROtrezzi.it non potrà in futuro dimenticarsi di loro.

In Italia la distribuzione delle visite è a macchia di leopardo e concentrata principalmente in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Campania. Le regioni che non visitano frequentemente ASTROtrezzi sono Puglia, Basilicata e Molise probabilmente a causa della bassa densità abitativa di quelle zone. In futuro ASTROtrezzi.it cercherà di far breccia anche in quelle regioni stingendo collegamenti con associazioni locali.

Le città amiche di ASTROtrezzi.it sono Milano (con il 30.10% delle visite), Roma (10.92%), Torino (2.25%), Genova (1.91%) e Palermo (1.91%).

Facebook

Dal 20 Luglio 2012 ASTROtrezzi è anche su Facebook e Twitter. Questo per far conoscere ASTROtrezzi.it alla comunità dei social network nonché fornire ai lettore uno spazio dove discutere di Astronomia e Astrofotografia. Amici personali e non, vengono così aggiornati giorno dopo giorno dei nuovi articoli postati sul sito nonché delle nuove immagini pubblicate. La comunità degli ASTROtrezzini è cresciuta ed oggi siamo in 84.

I visitatori della pagina Facebook di ASTROtrezzi sono comunque molti di più. Ad oggi ne contiamo quasi 200 e non possiamo lasciarceli scappare! In totale i post di ASTROtrezzi on Facebook hanno ricevuto 658 visite e di questo vi ringrazio moltissimo.

Degli 84 fan della nostra pagina, il 61% sono uomini e quindi in futuro bisognerà pensare ad un ASTROtrezzi.it più rosa. La bassa partecipazione delle donne al mondo dell’Astronomia è nota da anni ma, questo dato di fatto, fornisce ad ASTROtrezzi uno stimolo grandissimo per cercare di invertire la tendenza. La fascia di età favorita, indipendentemente dal sesso, è quella compresa tra 25 e 34 anni. Bisognerà quindi pensare ad un ASTROtrezzi aperto ai giovani.

Anche su Facebook i nostri visitatori provengono principalmente dall’Italia (227) seguita da Romania (17), Svizzera (9), Regno Unito (8) e Messico (5).

Le città amiche di ASTROtrezzi.it su Facebook sono invece Milano (20), Como (12), Bucarest (7), Giussano (7) e Roma (5).

Juza

Il 28 Agosto 2012 a 3 mesi dalla nascita del sito, ASTROtrezzi.it è presente anche su uno dei più famosi siti di fotografia italiana: Juza. Da allora sono state postate 37 fotografie astronomiche che hanno registrato 10090 visite. Juza ha permesso ad ASTROtrezzi.it di diffondersi in Italia anche grazie ai 280 commenti postati sul sito. Ad oggi molti sono gli astrofotografi e neofiti che hanno conosciuto ASTROtrezzi grazie a Juza.

Logo di ASTROtrezzi.it su Juza

Il sito internet ASTROtrezzi.it, Facebook e Juza hanno creato tra loro un network sinergico. Gli utenti di Juza scoprono il fantastico mondo dell’Astrofotografia e dell’Astronomia scattando o visualizzando le immagini dei lettori. Naturale conseguenza è la visita del sito www.astrotrezzi.it che offre approfondimenti dettagliati degli argomenti trattati con superficialità su Juza. Interessati da ASTROtrezzi sono proprio questi visitatori che spesso si “iscrivono” alla nostra pagina Facebook seguendoci giorno dopo giorno. Numerosi sono ovviamente anche gli scambi di link con astrofotografi e gruppi astrofili.

Cosa ci aspetta nei prossimi 6 mesi di ASTROtrezzi.it? Innanzitutto da oggi esisterà uno standard per la registrazione dei dati tecnici delle immagini astronomiche che, per la prima volta, sarà bilingue italiano/inglese. Questo per dare l’opportunità a tutti i nostri visitatori stranieri di poter comprendere le tecniche utilizzate per la ripresa delle immagini. Sempre seguendo questa linea guida, dal 01 Dicembre 2012 tutti i post avranno un riassunto in lingua inglese mentre il sito diventerà completamente bilingue a partire dal 2014. Ovviamente questo allargherà il bacino di utenza, senza dimenticare che l’obiettivo principale di ASTROtrezzi.it è diventare un sito di riferimento per l’astrofotografia e astronomia amatoriale italiana dove l’offerta fornita dalla rete è spesso carente. Il 01 Gennaio 2012 verrà premiato il vincitore del “Concorso Astrofotografico 2012”, il primo di ASTROtrezzi.it . Data la nutrita partecipazione, lo stesso concorso sarà proposto per il 2013.

Dal mondo virtuale a quello reale: Il 2013 sarà l’anno dei workshop gratuiti dove neofiti e neo astrofotografi potranno imparare a conoscere e riprendere il cielo. Inoltre l’operazione “cieli sicuri” permetterà l’aggregazione di persone per l’osservazione di cieli notturni al fine di ridurre episodi spiacevoli legati ad osservazioni solitarie in luoghi isolati.

Oltre a Facebook e Twitter, nel 2013 gli utenti potranno venire informati delle attività del sito anche tramite un’opportuna mailing-list. Dal lato forum, oltre che su Juza, ASTROtrezzi sarà presente sul sito Astrofili.org supportando quello che, ad oggi, è il forum di riferimento dell’astrofilia italiana.

Ovviamente si rafforzeranno i collegamenti con i gruppi astrofili, osservatori e siti di astronomia.

Non mi resta quindi che augurarvi una piacevole lettura e a presto,

Davide Trezzi